Piantare un albero
una delle cose più belle, semplici e efficaci che si possano fare per avere un impatto positivo sull'ambiente.
una delle cose più belle, semplici e efficaci che si possano fare per avere un impatto positivo sull'ambiente.
scegli un albero adatto alle condizioni climatiche del territorio.
Le zone fitoclimatche dell’Italia sono 5: lauretum, castanetum, fagetum, pinetum e alpinetum. A loro volta queste zone sono suddivise in sottozone in base alla piovosità e alla temperatura.
In base a questi dati, per il territorio del Comune di Alatri possiamo consigliare le seguenti piante autoctone:
Oltre a quelli autoctoni puoi scegliere uno tra i migliori alberi per sequestro di CO₂!
Puoi piantare un albero o un arbusto in qualsiasi momento dell'anno, tuttavia, ci sono dei periodi migliori di altri per farlo.
Come regola generale più tempo manca all’arrivo del periodo estivo, meglio è. I momenti migliori infatti sono l’autunno, l’inverno o l’inizio della primavera, perché coincidono con il periodo di riposo vegetativo delle piante, quando il clima è più fresco e piovoso e l’albero ha il tempo per stabilirsi e attecchire prima del periodo estivo, in cui crescerà più velocemente.
Quando stai scegliendo dove vuoi posizionare un albero devi tenere in considerazione:
Regolamenti comunali e leggi nazionali consulta sempre leggi e regolamenti, ad esempio gli alberi al confine proprietà devono essere piantati a una certa distanza per non invadere le proprietà altrui.
Le caratteristiche dell’albero che andremo a piantare. Quanto verrà alto? Quanto sarà larga la chioma? Quanto si svilupperanno le radici? È sempre bene informarsi sulle caratteristiche di crescita della pianta per poter scegliere bene lo spazio più adatto.
Quando si prepara una buca per la messa a dimora, è necessario che sia larga il doppio o il triplo della zolla radicale della pianta ma mai più profonda della sua altezza, in modo che la svasatura dell'attaccatura del tronco non sia coperta dal terreno.
Il terreno smosso intorno alla zolla facilita la crescita delle radici verso l'esterno, creando una base solida per il futuro. Se la buca non fosse ampia, le radici non si allontanerebbero molto dalla buca e crescerebbero in cerchio intorno alla zolla. Con il passare del tempo, l'albero verrebbe soffocato dall'ingrossamento delle radici. Inoltre, in caso di forte vento, l'albero rischierebbe addirittura di cadere.
Alla base della buca mettere del materiale drenante, per evitare ristagni in prossimità delle radici.
Una volta che la pianta è uscita dal vaso bisogna massaggiare la zolla per allentare le radici e incoraggiarle a crescere verso l'esterno.
Osserviamo bene le radici, se sono intrecciate in uno schema circolare o hanno iniziato a crescere seguendo la forma del vaso (anche solo leggermente), bisogna interrompere lo schema, tagliandole in modo che non crescano in cerchio intorno alla zolla e non soffochino lentamente l'albero quando si ispessiranno.
Quando si aggiunge nuovamente il terriccio alla buca, assicurarsi di comprimere leggermente il terreno con i piedi o con le mani per eliminare eventuali sacche d'aria. Questa operazione va eseguita una volta quando la buca è riempita per metà e un'altra volta alla fine. In questo modo, si assicura un buon contatto tra il terreno e le radici in tutta la struttura radicale, in modo da mantenere le radici sane e fargli assorbire meglio le sostanze nutritive. Per semplificare l'eliminazione delle sacche d'aria, si può anche bagnare il terreno di tanto in tanto durante l'operazione.
Inoltre, è consigliato riutilizzare la terra che è stata scavata, senza arricchirla. Le radici che crescono in un terreno modificato raramente si ri-avventurano nel terreno originario, che risulta più duro. Arricchendo il terreno, rischiamo di avere, a lungo termine, un apparato radicale più piccolo, una crescita della pianta ridotta e in generale un albero meno resistente e sano.
Per le piante più grandi, è importante, al momento dell'impianto, provvedere a un adeguato sostegno con tutori per gli alberi, altrimenti questi saranno scossi dal vento e le radici non rimarranno più ben ancorate al terreno.
Questo tutore deve essere posizionato in prossimità della pianta e deve rimanere stabile almeno per i primi tre anni dalla messa a dimora. Si consiglia di utilizzare come lacci per legare la pianta al tutore il vinchio di salice o di olmo (ove sia possibile) o prodotti biodegradabili e rispettosi dell'ambiente. Bisogna inoltre controllare periodicamente i lacci in modo che non blocchino i vasi conduttori della pianta.
A partire da cinque centimetri dal tronco (lasciando quest'area scoperta), si consiglia di ricoprire il terreno intorno alla pianta - almeno fino alla linea di gocciolamento - con circa cinque centimetri di spessore di materia organica, come foglie triturate, corteccia macinata o cereali.
La pacciamatura aiuta a trattenere l'umidità necessaria, limita la crescita delle erbe infestanti e mantiene le radici più fresche vicino alla superficie, un requisito molto importante per le piante appena installate.
Il lavoro più importante da svolgere dopo la messa a dimora è quello di mantenere gli alberi ben innaffiati fino a quando non si saranno consolidati. Fare attenzione a non innaffiare troppo, soprattutto con gli alberi di grandi dimensioni che arrivano con le radici avvolte nella tela. Questi alberi hanno perso tutte le loro radici di alimentazione quando sono stati scavati dal terreno.
In linea generale, bisogna prestare molta attenzione alla risposta della pianta. Sebbene sia normale che perda fino a metà delle foglie a causa dello stress da trapianto, un numero eccessivo può indicare un potenziale problema.
Se sentite che l'albero sta reagendo male e annaffiate in modo costante, è probabile che stiate esagerando. Se le foglie diventano marroni, si seccano e cadono e il terreno appare asciutto, è bene irrigare di più.
Per i primi 3-4 anni di vita, gli alberi hanno bisogno di molta acqua, soprattutto nel periodo caldo-estivo. L'acqua deve essere fornita alla pianta la mattina presto o la sera tardi, quando la temperatura del terreno è più bassa. Mediamente, una pianta appena messa a dimora, durante i periodi più caldi dell'anno, ha bisogno di circa 50 litri d'acqua al giorno.
Applicazione web realizzata per il Progetto "O2 Raddoppiamo l'ossigeno" del Comune di Alatri (FR), nell'ambito del programma per l'adozione coordinata e congiunta di misure per il miglioramento della qualità dell'aria nella regione Lazio, firmato tra Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e Regione Lazio nel 2018: scheda n. 4 "Attività di informazione e sensibilizzazione della popolazione tramite diversi strumenti di informazione"
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